Ear training – intervalli di 4a e 5a

Oggi parliamo brevemente degli intervalli di 4a e di 5a.

Do – Fa 4a giusta

Do – Sol 5a giusta


A differenza degli intervalli di 2a, 3a, 6a e 7a non vengono definiti “maggiori” o “minori”, ma “giusti” … e nel caso venga tolto o aggiunto un semitono si definiscono “diminuiti” oppure “eccedenti”.
Esempio:

Do – Fa# 4a eccedente

Do – Solb 5a diminuita

Sì lo so, dal punto di vista sonoro questi due intervalli rapresentano gli stessi due suoni… vale a dire che se io suono o canto un Do-Fa# e poi un Do-Solb, chi ascolta non sente alcuna differenza, ma la nomenclatura è diversa a seconda che si voglia chiamare l’intervallo Do-Fa (tipicamente di 4a) o Do-Sol (tipicamente di 5a).

Questi intervalli sono particolarmente difficili da riconoscere non tanto quando vengono suonati sequenzialmente, ma piuttosto quando vengono suonati insieme, cioè creando quello che si dice un bicordo.
Il motivo è molto semplice: la 4a del Do è il Fa, ma il Do è la 5a del Fa, così come la 5a del Sol è il Re, ma il Sol è la 4a del Re… Suonando queste coppie di note insieme, a causa della serie degli armonici che costituiscono ciascun suono, diventa particolarmente ostico capire qual è il suono più grave, da cui partire a contare l’ampiezza dell’intervallo. Anche lo strumento usato (timbro) per suonare queste due note, può rendere il riconoscimetno di questi intervalli più semplice o complicato. Provare per credere.


Ricordatevi che pensare e immaginare i suoni è un esercizio formidabile!
Noi siamo in grado di cantare bene solo le note che riusciamo a pensare (senza necessariamente emetterle).

Buono studio

P.S. Mandatemi le vostre eventuali domande a contact@demovoxlab.com