Aloha !

Sono tornato ormai da quasi due settimane da “All The Way In”, il corso di improvvisazione corale a cappella con Rhiannon nell’isola grande delle Hawaii. Questa è la prima delle tre settimane previste (a fine giugno andremo in Olanda e ad ottobre a Roma). Esperienza davvero esaltante! 18 coristi in rappresentanza di 4 continenti (mancava solo l’Oceania) per un “delirio” di improvvisazioni continue in varie forme e modalità. Grande esperienza anche dal punto di vista umano: il gruppo si è immediatamente rivelato unito, molto solido e motivato nel seguire i consigli di Rhiannon. Molto di più di un corso di improvvisazione, almeno per come si può immaginare un corso di canto. Infatti l’obiettivo dell’intero corso va ben oltre la tecnica ed il metodo, ma ha come fondamentale punto di partenza la creazione di un gruppo in cui ci si possa sentire “accolti” e quindi liberi di potersi esprimere senza paure o vergogna. Sì perché l’improvvisazione libera ha bisogno più che mai di libertà assoluta. Ci si deve affacciare verso l’ignoto con fiducia, senza paura. Qualcosa deve succedere… e “qualcosa” in effetti succede sempre… e questo “qualcosa” è quasi sempre una musica mista a sillabe e parole immerse in un’atmosfera incredibilmente avvolgente, tanto profonda, quanto ipnotica e onirica. Basta lasciarsi andare… come stare in equilibrio su un filo sospeso senza rete, ma con la certezza che non si cadrà, perché ci si sostiene reciprocamente. Questo è un magnifico gioco di squadra che al di là del corso e degli obiettivi da raggiungere da un punto di vista musicale (vedremo cosa succederà ad ottobre a Roma…) è indubbiamente un ottimo allenamento per come interpretare la vita di ogni giorno, con più fiducia verso gli altri e verso se stessi.

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