Ridi, ama, vivi e…canta!

Tutti conoscono lo yoga, ma forse in pochi sanno dello “yoga della risata”, creato in India (dove, se no?) dal Dott. Madan Kataria, un medico che aveva a cuore il benessere dei suoi pazienti, il 13 marzo 1995, con una di quelle intuizioni geniali, che ti cambiano la vita e che permettono e favoriscono il cambiamento, proprio e altrui: “quando tu ridi, tu cambi; quando tu cambi, tutto il mondo intorno a te cambia con te.”

Siamo nel parco di Mumbai – dove ci sono già molte attività di gruppo, persone che si trovano a camminare, fare ginnastica, praticare yoga – e il dott. Kataria ferma le persone, invitandole a ridere con lui e a sperimentare gli incredibili effetti della risata continuata, il cui innesco all’inizio è costituito da barzellette. I giorni successivi le persone raccontano che stanno meglio durante la giornata, che riescono a fare più cose, essere più entusiaste. Il gruppo cresce di giorno in giorno, e il dott. Kataria capisce che le barzellette in realtà non sono necessarie, perché il corpo non distingue tra risata spontanea e risata autoindotta. Quello che fa meccanicamente – il diaframma che lavora e che si libera, i polmoni che si puliscono, i muscoli facciali che lavorano e che mandano segnali all’amigdala, comunicando che sto ridendo davvero, gli occhi che si illuminano – è identico e così l’indomani inizia a ridere, semplicemente, senza più l’ausilio di barzellette. Si comprende che si può ridere come pratica, perché lo scelgo, col corpo, anche se non ho senso dell’umorismo e non c’è niente da ridere.

Dopo la parte iniziale di esercizi di risata, seguono 10 minuti di risata libera e destrutturata, la cosiddetta Meditazione della risata, un processo catartico profondo, che permette di rilasciare molte emozioni nascoste e bloccate. La sessione termina poi con un rilassamento profondo, necessario per rimettere in equilibrio il sistema e permetterci di beneficiare al meglio delle proprietà benefiche della risata, in grado di produrre un insieme notevole di ormoni del benessere, tra cui endorfine, ossitocina, serotonina, dopamina.

Sono passati molti anni da quel marzo del 1995 e lo Yoga della Risata si è diffuso in oltre 100 stati, ci sono migliaia di Club della Risata sparsi nel mondo, e il movimento sta vivendo una crescita davvero notevole anche in Italia, dove l’ambasciatrice del movimento è Lara Lucaccioni. Nel suo libro “Ridi, ama, vivi” Lara sostiene che “c’è una via semplice per essere felici, parte dalla scelta di portare più risate nella propria vita, di essere in allineamento con il proprio cuore e di nutrire amorevolmente le relazioni di qualità attraverso emozioni e attitudini positive, per ricaricare la propria batteria energetica e far diventare abitudine ciò che ci nutre e ci fa stare bene”. RIDI è il primo passo: approfondisce il potere della risata incondizionata e mostra come immetterla nella propria vita e farla diventare un’alleata nei momenti difficili. AMA è il secondo: basato sui più recenti studi scientifici sul cuore e la sua “intelligenza”, insegna come praticare la “coerenza cardiaca” – la forte sincronizzazione tra cuore e cervello – e gestire emozioni e stress, con l’obiettivo di essere in equilibrio e comunicare al meglio. VIVI è il terzo passo: allenare le nostre emozioni alla felicità, aumentare la nostra resilienza e creare relazioni e comunità connesse e gioiose.

A questi tre step, noi canterini possiamo aggiungere: canta! La musica e il canto già di per sé fanno stare bene, ma ridere può aiutare anche a cantare meglio: la mimica del sorriso e della risata aiuta negli esercizi di retrazione, utili per rilassare e allargare le false corde. Abbiamo già detto che la respirazione è fondamentale nell’emissione della voce e del canto: la risata aiuta a svuotare completamente i polmoni dall’anidride carbonica “stagnante” e ad ossigenare meglio cervello e tessuti. Infine, quelle belle risate che ti scuotono sono anche ottime per il diaframma, che non siamo in grado di contrarre volontariamente, ma che viene in questo modo contratto ed esercitato. Abbiamo dunque mille ottimi motivi per ridere, cantare, e vivere meglio.