Bridge over troubled water

Roberta FlackQualche giorno fa ho rivisto il bellissimo film di Gabriele Muccino “Alla ricerca della felicità” che ha tra i brani della colonna sonora, la celeberrima Bridge over troubled water interpretata con grande suspance da Roberta Flack. Come spesso accade, mi sono messo a cercarne altre versioni ed in particolare ne ho trovato una di Whitney Houston e Cece Winans … non sono riuscito a trattenere le lacrime !
Andate ad ascoltare… “per sapere l’effetto che fa”.

Tony Bennet e Stevie Wonder(ful)

Quanche giorno fa un amico mi ha ricordato di un concerto con Toni Bennet e Stevie Wonder in cui cantano  “For once in my life” … vale la pena di ascoltarlo

così come la versione di Frank Sinatra

Senza parole…  !

 

Ascoltare la musica: cosa e come ascoltare

Quanto è difficile ascoltare… ascoltare davvero! Si sente tanta musica, spesso in sottofondo per avere una sorta di compagnia, ma la si ascolta poco. La musica è indubbiamente un modo per trovare svago, per evadere, ma l’ascolto spesso non è adeguato. Un ascolto di qualità dipende non solo da cosa, ma anche da come ascoltiamo. E proprio su questo secondo aspetto, merita fare una riflessione: la vendita dei cd diminuisce, la musica si scarica più o meno selvaggiamente (senza rendersi neanche più conto che per gli autori questo può essere un danno che alla lunga può rivelarsi irreparabile!) nei formati più diversi e spesso più “leggeri” (mp3) in modo da farne stare di più sullo stesso dispositivo (come se avessimo bisogno davvero di ascoltare migliaia di brani nella stessa giornata o settimana). Più leggeri significa con meno “armonici” e quindi di peggiore qualità, anche se ad un primo veloce ascolto questo sembra essere trascurabile. Le cuffiette poi sono ulteriormente di scarsa qualità e quello che arriva alle orecchie è in certi casi davvero pessimo. Poco alla volta però ci si abitua… e non deve meravigliare quindi che le suonerie vengano ascoltate più dei cd. La fruizione della musica ed il benessere che ne consegue, non è solo una questione di melodie, ritmi ed armonie. Le frequenze degli strumenti ben registrati ed altrettanto bene riprodotti, permettono di ricevere una sorta di ulteriore godimento profondo, se ascoltate live o in impianti di buona qualità. Basti pensare che negli esercizi di musicoterapia gli mp3 sono banditi. Ci sarà un perché…

Cry me a river

Fu composta da Arthur Hamilton nel 1955 per Ella Fitzgerald la quale chiese delle modifiche al testo, ma Hamilton non accettò e la canzone venne incisa da Julie London. Solo nel 1961 la Fitgerald incise il pezzo che è entrato di diritto tra i brani jazzy blues più famosi. Altre incisioni da ricordare sono quelle di: Joe Cocker, Dinah Washington, Ray Charles, Shirley Bassey, Barbra Streisand,  Aerosmith e Diana Krall.
In Italia, ricordiamo quella di Patty Pravo nel suo album “Bravo Pravo” (1971), mentre Mina la incide in “Sorelle Lumière” doppio album del 1992.
Facendo un giro sul web, ho trovato queste versioni. 
Tre voci bianche e tre nere. Tonalità diverse, stili diversi e… profondità molto diverse.

Julie London (Em) 
http://www.youtube.com/watch?v=BO_g5Ocr4K0&feature=related

Natalie Cole (F#m) http://www.youtube.com/watch?v=x4148eze7Ss&feature=related

Mina (Gm) 
http://www.youtube.com/watch?v=cvjr9Q6ZckA

Ella Fitzgerald (Abm) 
http://www.youtube.com/watch?v=2Gn9A-kdsRo&feature=related

Barbra Sterisand (Bbm) 
http://www.youtube.com/watch?v=2TA6LQmP0ec feature=related

Ray Charles   (C#m) 
http://www.youtube.com/watch?v=9h5psTSgSXk&feature=related